



Una giornata di
fraternità, di condivisione e di grande gioia quella trascorsa da
novanta persone che si sono strette intorno a padre Renzo per
festeggiare insieme i suoi ventidue anni di sacerdozio. Un sacerdozio
pieno di grandi grazie, abitato dalla misericordia di Dio e vissuto
nella fede e nell’amore.
Quante
avventure divine in questi anni, quante persone guidate, quante anime
salvate! Lui, il seminatore attento, gioioso e infaticabile ha fatto
crescere la Parola di Dio in chi lo segue con umiltà, con il pensiero
fisso nelle bellezze del Cielo e con il cuore puro.
Un
pullman ha portato gli amici a Loreto che li ha accolti con una giornata
tepida e assolata. Ospitati nella Casa del Clero, hanno tutti goduto
della accoglienza e affabilità delle suore. Tanta l’allegria, tanta la
gioia negli occhi, tanti i bambini che hanno reso le due giornate un
angolo di Cielo.
La
Domenica la celebrazione Eucaristica, concelebrata da Don Antonio, ha
riuniti tutti nella cappella delle suore. L’ascolto della Parola, le
preghiere espresse, l’Ave Maria cantata dalle voci forti di Antonio e
Guerrina hanno commosso tutti.
Bella la Madonnina
disegnata da Daniela per la grande occasione. Bella la preghiera letta
da padre Renzo e consegnata ai presenti per condividerla in un coro. Le
sue parole le riporto qui:

Maria,
che mi hai chiamato figlio
fin dalla mia nascita,
mi rivolgo a te per ringraziarti delle carezze
che hai sempre posato sul mio capo,
della tua presenza che mi ha sempre custodito,
del tuo amore che mi ha accompagnato.
Un giorno sei entrata con dolcezza nei miei sogni
e vi hai lasciato il tuo sorriso;
l’ho accolto commosso,
l’ho rinchiuso nel mio cuore,
ti ho dato la mano
e di tuo Figlio mi sono innamorato.
Quante notti abbiamo vegliato insieme!
Quanto dolore con il tuo aiuto ho superato,
quante ore pregato!
Tu mi hai suggerito le parole
quando il mio cuore inaridito non le trovava più
e con pazienza hai deterso le lacrime
come avevi fatto con tuo Figlio Gesù.
Quando, ventidue anni fa,
sono stato ordinato sacerdote
il mio pensiero è volato a te
e con amore ho risposto “Si”al disegno di Dio
come già avevi fatto tu.
Oggi, nella tua casa mi voglio inginocchiare
e ringraziarti del cammino percorso insieme a te:
grazie delle emozioni,
delle gioie, delle ansie
e anche dei turbamenti
che hanno fatto di me il pastore
che tu volevi farmi diventare.
Grazie delle anime belle che,
anche attraverso me,
hai portato a Gesù,
grazie per tutti i figli che mi hai voluto affidare.
Nelle tue mani voglio rinnovare i voti
e farti dono della comunità affidatami
affinché tu voglia santificarla.
Con amore filiale ti chiedo di stringerla al tuo cuore
di benedirla,
di aiutarla nel buio della notte,
di non farla smarrire,
di rivestirla della tua umiltà e forza,
di adornarla della tua purezza.
Insieme a te desidero continuare a camminare
e gustare i frutti che tu riservi
a chi annunzia il Vangelo.
Insieme a Cristo rimanere,
avvolto nella Sua luce fissare sempre il Cielo
e, stringendo la tua mano sicura,
volare nell’abbraccio forte del Padre.
Il
pranzo squisito preparato dalle suore, la crostata che nella forma
ricordava gli anni trascorsi nell’amore per Gesù, il brindisi finale
hanno riscaldato i cuori.
Alla fine del convivio
Maria Teresa ha letto la poesia scritta a nome di tutti che ha riassunto
un'avventura celeste vissuta sulla terra.
Concludo questa breve
cronaca riportandone il testo.
Era
il 1983
quando il tuo viaggio santo è cominciato.
Non sapevi, indossando il saio francescano,
dove ti avrebbe portato.
Tutto era già stato scritto nel libro del Signore
e Dio vi
aveva inserito i nomi
di tutte le
persone che avresti incontrato.
I volti non li conoscevi,
non conoscevi le loro gioie né i loro dolori
ma il tuo cuore era aperto per accoglierle
ascoltarle e portarle lontano.
Tu il
pastore, tu il consacrato, tu il prescelto da Dio
hai
seminato il campo
e riempito
con il santo frutto il Suo granaio.
Quanti tesori nascosti hai portato alla luce,
quante lacrime di commozione hai suscitato,
quante vite ridestato
quante anime salvato!
Maria ti ha
preso per la mano
e oggi, con
infinito amore,
ti vuole
ringraziare.
Ti ringrazia di avere fatto di suo Figlio il tuo modello,
di averlo amato con un cuore puro,
di averlo servito nei fratelli,
di averlo fatto riposare in te.
Noi, che a
migliaia ti seguiamo,
ti facciamo
festa e con gioia ci stringiamo a te
per
portarti quell’abbraccio santo
che Gesù
con commozione ci ha affidato.

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